martedì 15 dicembre 2009

O MIA BELA MADUNINA

Condanniamo senza se e senza ma il deprecabile gesto di Massimo Tartaglia, che oggi ha inviato una lettera di scuse al Presidente del Consiglio. Vergogna!


 ESCLUSIVO! La madunina del souvenir controlla l'affilatura dell'alabarda un attimo prima del lancio:


O mia bela madunina!



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:

Penso: vediamo se qualcuno caga 'sto blog.

giovedì 3 dicembre 2009

AFORISMI /1

Non credo nella vita PRIMA della morte, figurarsi in quella dopo.


 

martedì 27 ottobre 2009

LA SINDROME DI STOCCOLMA IN UFFICIO

Tutti pazzi per OL2007Quella a fianco è una pubblicità, che campeggia in questi giorni su YouTube, di un noto client di posta / agenda elettronica . Ho pixelato tutti i marchi tranne lo slogan, che ha dell'incredibile!


Giuro che l'ho letto almeno una decina di volte prima di convincermi dell'ultima parola. Ho pensato che fosse rivolto ai negozi di abbigliamento, ma suona troppo panpsichistico. Ho cercato di vederci una "r", "ai tuoi cari", e invece no: è proprio una P. C'è scritto che questo programma ti permette di essere sempre vicino ai tuoi capi.


E' fuori discussione che mi sfugge qualcosa delle più recenti strategie pubblicitarie.
E' ovvio che il messaggio è rivolto ai capi - che sono quelli che decidono se comprare il programma - anche se sembra parlare ai sottoposti. Oppure a chi manifesta una nuova forma di sindrome di Stoccolma.


 

domenica 18 ottobre 2009

CORSO DI SOPRAVVIVENZA PER PRESIDENTI DEL CONSIGLIO IN DECLINO

  

Per interpretare meglio quanto sta accadendo, ecco alcuni stralci dal Khamenei-Gheddafi, noto manuale per alte cariche dello stato, dal capitolo 35, "Risalire la china":

 

"Innanzitutto non dimenticate mai che la gente vi ama. E soprattutto non dimenticate di dirlo a ogni piè sospinto. Vi aiuterà a convincervene e a convincere gli elettori.

 

A seconda dei casi, i nemici (non politici, quelli se ne guardano bene) potrebbero rivolgervi le seguenti critiche:

 

- Siete un corruttore, avete speso più soldi per pagare giudici che altro.

Risponderete: "Sì, ma ho il consenso del popolo."

 

- Siete un puttaniere che paga certi servizietti con candidature a ruoli pubblici e nomine a ministro.

Risponderete: "Sì, ma ho il consenso del popolo."

 

- Fate battute orrende e fuori luogo, specie nei confronti dei vostri avversari politici. Non distinguete il Bagaglino dall'Europarlamento.


Risponderete: "Sì, ma ho il consenso del popolo."

 

- Avete la faccia come il culo: un giorno andate a mignotte e quello dopo accogliete il Papa all'aeroporto. Un giorno andate al family day e quello dopo la vostra seconda moglie - che non frequentate da anni - vi accusa di incontrare minorenni. Il vostro santo protettore è San Tanchè.


Risponderete: "Sì, ma ho il consenso del popolo."


 

- La vostra tracotanza supera ogni limite e vi rende più antipatico di qualsiasi dittatore del Sudamerica.

Risponderete: "Sì, ma ho il consenso del popolo."

 

- Non avete più il consenso del popolo.


Risponderete: "Sì, ma ho il consenso del popolo."



 

 

Se le risposte vi sembrano ripetitive, ricordate sempre che ribadire un concetto serve a farlo credere vero. E che avete il consenso del popolo."

 

Quante cose si spiegano.




COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Cala il sole. In molti sensi.

giovedì 1 ottobre 2009

... E A SPASSO COL SUO GATTO SE NE VAAAAAA!

Da quando ho letto il testo dell'ultimo inno berlusconiano, non riesco a togliermi dalla mente questa immagine:


Candy-Berlusca



Ecco perché:




Candy Candy



Silvio Forever


[...]
e' zucchero filato
e' curiosita'
e' un mondo di pensieri e liberta'

e' un fiore delicato
e' felicita'
e a spasso col suo gatto se ne va

[...]
nella vita sola non sei
anche nella neve piu' bianca, piu' alta che mai

[...]
che sorrisi grandi che fai
che sapore dolce, che occhi puliti che hai

[...]

[...]
Silvio è il carisma che ha,
il leader che sa,
la genialità


[...]
Nobile e giusto,
tu ci piaci per questo,
sei il pensiero che ci
guiderà


[...]
Il mare attraverserà
ovunque sarà
portato dal vento


[...]
Il sogno riparte da qua,
diventa realtà

[...]




AIUTO! Ma davvero non c'è limite al trash. I coretti che fanno uacciuari se li devono essere dimenticati.
Possibile che 'sto governo non cada neanche per offesa al buon gusto?


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Nello stereo: DJ Hell, NY Muscle

giovedì 17 settembre 2009

IL GATTO DENTRO (UNA FORTE EMPATIA /2)

"Mi hanno detto che l'addomesticamento con i gatti è molto difficile. Non è vero. Il mio mi ha addomesticato in un paio di giorni."
Bill Dana




Evil CatUna forte empatia mi lega ai miei gatti. L'ho già detto, ma ci sono novità.

Da un po' di tempo a questa parte Lulù ha preso a farla fuori dal vaso. La cacca dico. Molto fuori dal vaso: la fa nel corsello dei garage, dove ovviamente non la può coprire. Così la mattina, quando esco per andare al lavoro, mi tocca perdere cinque minuti per ripulire il suo malestro. E siccome sono l'ultimo di tutto il condominio a uscire, prima di me l'hanno vista tutti.

Mi sono interrogato a lungo e ho cercato varie soluzioni:



 

 

1. La gatta vuole una lettiera tutta per sé. Ho preso un'altra vaschetta  e gliel'ho messa fuori. E' rimasta totalmente ignorata. L'ho messa in bagno vicino all'altra: stesso risultato.

 

2. E' una ritorsione perchè ogni tanto, quando ne combina una delle sue, le do due scoppole. Ho smesso di darle scoppole, anche quando mi artiglia o mi mozzica mentre la sto asciugando perchè fuori diluvia. Anche quando si fa le unghie sul divano. Niente sberle, permessivismo e sopportazione totali, ma nulla di fatto: "niente popò di meno" ovvero tutta la merda di prima, come direbbe Bergonzoni.

 

3. Sta poco bene, associa la lettiera al dolore e quindi non ci mette più zampa. Ma non ha altri segni di disagio, mangia, beve, corre, ha il naso umido. Le visite dal veterinario non rivelano niente. E poi perchè non associa al dolore anche il garage? Infatti non c'entra nulla neanche questo.

 

4. E' gelosa di Pancho, suo figlio. In effetti con lui ho un rapporto un po' meno problematico:  è uno stinco di santo di gatto. Allora la devo coccolare di più, darle più attenzioni, specie quando c'è lui.

Niente: tra l'una di notte e le otto di mattina caga nel vano scale.

 

Poi finalmente ho capito: Lulù è una manifestazione della mia vena creativa, che il velo di Maya mi mostra in forma di gatto. Quella vena creativa che ultimamente langue e ha lasciato posto alla rassegnazione, alla fine delle aspettative, delle mete a cui tendere, delle passioni. Quella che credevo una semplice empatia è molto di più, quella gatta rappresenta una parte di me. Ecco perchè la fa dove non deve: perchè io ho perso qualsiasi entusiasmo. Allora forza!

 

4. Mi sono buttato su progetti nuovi, ho chiuso un po' di cose in sospeso che non avevo voglia di completare, ho giurato a me stesso di mettere l'anima nei progetti musicali, nella scrittura e in tutto il resto. Ma certo, è così, E' COSI'! Lulù non è fuori, è dentro! Guardavo il gatto e invece dovevo cercare in me. Ho imparato la lezione.

 

O almeno credevo di esserci arrivato. E invece niente: ancora le sue feci davanti al garage del vicino. "La risposta è in te, epperò... E' SBAGLIATA!" diceva il profeta di Quèlo.

 

5. Non le piace la lettiera, cioè la sabbietta che compro. Ho buttato via tutta la lettiera pulita, ho comperato quella più costosa, profumata, che garantisce un successo sicuro. Ecco, sono arrivato qui, spero di risparmiarmi il .6. Stiamo a vedere.

 

Mi ritengo un grande conoscitore di gatti, di certo uno che li rispetta molto. Questo suo smentirmi tutte le volte mi snerva. E' come discutere con qualcuno che non fa altro che dirti "non hai capito proprio niente", e tu devi ammettere che è così. Non lo sopporto.

 

Ho scoperto che c'è un libro di Burroughs intitolato "Il gatto in noi". Prima o poi lo leggerò, chissà che non trovi qualche spunto. 

Tengo duro per il solo gusto di avere in casa un mistero permanente.

 

 

COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:

Nello stereo: Depeche Mode, Sounds of the Universe

Sul sito sono ricomparsi i biglietti per il concerto di Casalecchio, forse riesco a rivederli dal vivo.

 

lunedì 7 settembre 2009

"GLI ITALIANI VORREBBERO ESSERE COME ME"

7 settembre 2009, il CAVALIERE IN_SISTENTE: "Gli italiani vorrebbero essere come me".


Cioè bassi, pelati, pedofili e con una paresi facciale? Siamo un popolo strano.

sabato 5 settembre 2009

DELLE CICALE, CI CALE

Nell'81 Heather Parisi cantava uno dei testi più incompresi e falsamente innocenti della storia dello spettacolo, che recitava profetico:
 
Delle cicale, ci cale ci cale ci cale
Della formica, invece non ci cale mica

 
che vuol dire, per inciso, "Delle cicale ci interessa. Della formica, non ce ne frega niente". Ovvero: "Di chi canta e si diverte ci interessa. Di chi lavora, ce ne frega una cippa". E poi ancora:
 
Automobili, telefoni, TV
Nella scatola del mondo, io, tu
per cui la quale, ci cale ci cale ci cale
 
Mi è sempre sembrato senza senso, finchè non ho capito che "la quale" è la TV. Berlusconi dev'essere rimasto folgorato da questi versi, e da lì in poi ha fatto quello che ha fatto.


Questa introduzione solo per dire che ieri ho visto Videocracy di Erik Gandini, il docu-film di cui le televisioni italiane hanno censurato il trailer, rendendogli così una pubblicità ancora migliore.
Mi aspettavo qualcosa di più: mostra il valore che gli italiani danno a certe figure di spettacolo che certo non lo meritano. Non c'è niente da ridere, anzi è piuttosto spaventoso. Pare che lo stesso protagonista, lo pseudo-Van Damme italiano che non riesce a sfondare nel mondo delle veline non essendo tale, si sia ravveduto dopo aver visto il film.


In realtà l'unico momento esilarante è il video di "Meno male che Silvio c'è" (che per necessità di metrica a un certo punto dice "Siamo la gente che MAI NON SI ARRENDE...", ovvero si arrende sempre). Un piccolo capolavoro del trash nostrano. Le parodie fioccano su YouTube.



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Nello stereo: Peaches, che stasera è in concerto all'Estragon. Non mancherò.


 

giovedì 13 agosto 2009

"LE DONN(OL)E MI HANNO LACERATO LA CARNE"

Le donn(ol)e mi hanno lacerato la carne

L'America, la Chiesa, le banche, la mafia. Chi comanda in Italia? Possibile che non si possa contare su nessuno per far cadere il governo?

L'America prende blanda le distanze: "con Burlesqueoni siamo alleati ma lungi dall'essere amici". Obama, fa che non ci si debba ricredere sul tuo conto.

Il Vaticano ha lanciato i suoi strali contro i comportamenti libertini del Nanefrottolo, ma - guarda caso - questa volta non ha un Mastella di turno cui dare mandato di abbattere il governo.

Dagli altri due poteri forti, nessun segnale di disappunto, neanche minimo.

Dall'interno, la disfatta del Berlosco non sembra poter arrivare: agli italiani non frega niente della vita privata del Presidente del Consiglio, può farsi tutte le mignotte che vuole, l'importante è che non ci faccia pagare le tasse, non scovi gli evasori, riempia i TG di notizie positive, e così via.

Portiamo il cinismo a mille e chiediamoci allora perché lo sputtanamento (è il caso di dire) degli ultimi mesi dovrebbe nuocere alla sua reputazione, anche in un paese di furbastri come il nostro:

1. perché il nostro guascone non è stato abbastanza accorto da non farsi beccare;
2. perché non ha abbastanza potere per mettere tutto a tacere.

Insomma, più che un "utente finale", anche lui è un utOnto finale. Cosa bisogna dire agli italiani perché cambino idea riguardo al Cainano? Possibile che l'unica cosa che riusciamo a difendere sono LE NOSTRE TASCHE? La dignità l'abbiamo mandata a correre da un pezzo.



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:

Nello stereo, il genio ispiratore di questo post: Frank Zappa and The Mothers Of Inventions, Weasels Ripped My Flesh

domenica 2 agosto 2009

NUCLEO FAMILIARE

Quando i sondaggisti al telefono mi chiedono quanti sono i componenti della mia famiglia, dico "quattro": io, due gatti e un giardino.


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Assisto con sgomento al rinsecchirsi dell'edera.


 

domenica 21 giugno 2009

ANACRONISMI

Il televisore è quell'elettrodomestico che ti fa vedere quello che vuole lui quando vuole lui. E non è che con il digitale terrestre cambi qualcosa, solo la tecnologia con cui si ricevono le immagini.


Da qualche tempo c'è un altro elettrodomestico che ti fa vedere quello che vuoi tu quando vuoi tu, quindi non si capisce proprio in cosa consista questa rivoluzione tanto sbandierata. E' un po' come se inventassero oggi la macchina da scrivere elettronica: capirai.


Quanto all'interattività, degna tuttalpiù di un Televideo, riporto da Wikipedia:
"È da notare che una vera interazione richiede che lo spettatore possa trasmettere dei dati verso l'emittente televisiva, trasmissione che non può, per ragioni tecniche, avvenire con la stessa tecnologia ed infrastruttura usata per la diffusione dei canali televisivi. È da notare che l'invio di dati all'emittente può costituire una spesa per lo spettatore."
Leggasi: per interagire con le trasmissioni occorre una connessione a Internet. Ma allora?


Il digitale terrestre una rivoluzione forse la porterà: qualcuno coglierà l'occasione per NON acquistare il decoder o il televisore con il decoder integrato e per sbarazzarsi una volta per tutte dell'orrido ricevitore di distrazioni di massa. Grazie vindice Gasparri, grazie.


 


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Nello stereo: The Prodigy, Invaders Must Die

sabato 13 giugno 2009

SI DICE "IN PERICOLO DI VITA" O "IN PERICOLO DI MORTE"?

I radio/tele giornali mi danno sempre spunti interessanti. E' successo con "i manifestanti hanno proseguito nonostante i ripetuti inviti della polizia a desistere" (o "ad esistere"?), ora di nuovo con "nessun militare italiano è in pericolo di vita". Certo: ormai è troppo tardi. I più giovani di loro non lo sono più da una ventina d'anni.


Si dice indifferentemente "in pericolo di vita" o "in pericolo di morte" per dire che qualcuno rischia di rimanerci secco. Invece c'è una bella differenza! Dividerei bene i due casi: mi* figli* è in pericolo di vita, anche se con me può stare piuttosto tranquill*. I militari italiani in Afghanistan, invece, al massimo sono in pericolo di morte.


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
A Santa Margherita Ligure lo psiconano dice: "Veline, Noemi, Mills e voli di Stato: dietro c'è un progetto eversivo". Vero: il suo. Quello di trasformare la politica in uno show appena degno di una tv (commerciale). La politica del cucù, appunto.


 

giovedì 28 maggio 2009

UN CAPOLAVORO DIETRO L'ALTRO

Presto, presto! Devo scrivere il post prima che altre meraviglie dei tempi moderni oscurino queste due:


1. BERLUSCONI


Oggi ha detto: "Vi pare? Se avessi avuto dei rapporti con una minorenne, mi sarei dimesso subito" (fonte: ANSA)
Fallacia n. 1: scambiare un effetto per una prova di innocenza, come se la reazione fosse costretta da qualche forza irresistibile.


Me lo vedo riabbottonarsi tutto sudato, accorgersi di aver fatto una cazzata (e chiedersi "perchè con le altre nessun rimorso? Questa qui deve proprio avere qualcosa di speciale..."), scoppiare in lacrime e chiamare Bonaiuti per annunciargli le dimissioni.
Il fatto che, dopo l'ennesimo giuramento sulla testa dei suoi cinque figli, tutti e cinque ce l'abbiano ancora sul collo, è la prova inconfutabile che Dio non esiste.
Resta il fatto che stasera, leggendo l'articolo di Repubblica "La zia di Noemi: così Berlusconi è entrato nella nostra famiglia", ho pensato a uno scherzo. E invece no.
Si attendono nell'ordine:


- "La nonna di Noemi: così Berlusconi è entrato nella nostra famiglia"
- "Il cane di Noemi: così Berlusconi è entrato nella nostra famiglia bau"
- "Una vicina di Noemi: così Berlusconi è entrato nella loro famiglia"
e, dulcis in fundo, "La famiglia: così Berlusconi è entrato nella nostra Noemi"


Cos'è più incredibile: che i giornali non parlino d'altro, o che la gente creda ancora a quello che dice lo psiconano? Possiamo avere un Presidente del Consiglio decente, che non dia adito al gossip e si occupi dei problemi dell'Italia?



2. "LAVORI DALLA BARCA, BEATO TE!"


In radio gira siffatta pubblicità di un operatore telefonico:


“Ciao direttore, hai visto la notizia su internet?”
“Certo, e ti ho già mandato una mail!”
“Ma sei già in ufficio?”
“No! Sono in barca!”
“Lavori dalla barca, beato te…”


Fallacia n.2: credere che gli strumenti che permettono di lavorare in vacanza siano una conquista del progresso. In realtà sono catene.


Chi è quel pubblicitario decerebrato che ha avuto questo colpo di genio?
Qualche tempo fa ce n'era una simile di un cellulare multifunzione con "l'agenda per farti lavorare, la rubrica per farti lavorare, la mail per farti lavorare, sticazzi per farti lavorare..." Praticamente un incubo, tenetevelo pure!


Forse non sembra, ma il punto 1 e il punto 2 sono strettamente connessi.


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Pancho deve averla fatta grossa. Nella sua lettiera, per fortuna.


 

sabato 23 maggio 2009

UN SEMPLICE CASO CRUDELE









 

"La verità non esiste. Non esiste per il semplice fatto che ci è dato soltanto nel delirio del linguaggio nominare le cose e non conoscerle."


Carmelo Bene, Quattro momenti su tutto il nulla, Momento 1




Cosa porta una persona che ha una visione non proprio convenzionale della realtà a mantenere comunque una vita normale?
"Appigli che - volenti o nolenti - lo tengono attaccato alle cose" pensò il blogger, pensa il blogger.


Era da un pezzo che non leggevo un romanzo pieno di spunti come Un semplice caso crudele di Juli Zeh. Due perle tra tutte, almeno al punto in cui sono arrivato:


"Se fossi in grado di combinare tutte le scienze in una sola, ne caverei un risultato che esiste già da un pezzo: il linguaggio."


"Metta a verbale la mia confessione: sono uno studioso di scienze naturali ma non sono materialista. Cosa sono, non lo so ancora. Ad ogni modo ritengo che non solo lo spazio e il tempo, ma anche la stessa materia sia opera della cooperativa di produzione Senso & Ragione."


E' bello trovare qualcuno che la pensa come te, anche se è "solo" il personaggio di un romanzo.


Appigli, dicevo. Uno di questi appigli si chiama TmSky, con ben TRE concerti in programma:

- lunedì 25 maggio alle 21 in Piazzale Dante a Castel San Pietro Terme;
- martedì 2 giugno alle 19:30 alla Festa de L'Unità di Gallo Bolognese;
- venerdì 17 luglio alla Sagra del Tortello di Ozzano Emilia.

Tutti a rimborso culinario.


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Ora esco e vado a iscrivermi alla locale sezione "Nicoletta Gandus" di un noto partito di opposizione.


 

venerdì 8 maggio 2009

PAPI ET CIRCENSES


"Nonostante i ripetuti inviti della polizia AD ESISTERE", come dicono al tiggì, la politica italiana è ancora UN NULLA in attesa di big bang.


Consoliamoci con Brinda con papi e questi altri spettacoli estivi:


- 1 luglio: Diamanda Galàs live al Teatro Rasi di Ravenna;


- 27 agosto: Jethro Tull a Riolo Terme - Frogstock 2009.


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Penso a un fotomontaggio originale del Papi.

domenica 5 aprile 2009

LARGO ALL'AVANGUARDIA, PUBBLICO DI MERDA





[...]
Le spiegherò, madama la marchesa,
c'erano i ladri nel castel,
la sua parure di zaffiri hanno presa,
insieme a tutti i suoi gioiel;
fuggendo un ladro rovesciò
una candela sul comò,
fece del mobile un falò,
cosí il castello si incendiò
le fiamme il vento propagò
ed alle stalle l'appiccò
e fu cosí che dopo un po'
il suo cavallo le asfissiò;
ma a parte ciò, madama la marchesa,
tutto va ben, va tutto ben.

Riccardo Massucci, Giacomo Osella, Nunzio Filogamo, Ugo Molinari
TUTTO BENE, MADAMA LA MARCHESA




Prima di tutto alcune parole chiave: Ferdi Francesca Gianluca Cristina Vanessa Alberto Grande Fratello GF9 tugurio confessionale Gerry Siria.

Non ho idea di chi siano (ovvio che so cosa fanno, però in un confronto all'americana non li saprei riconoscere), ma pare che portino un sacco di accessi. Mi illudevo che il pubblico di Internet fosse diverso da quello della tivù morente. Invece guardi la classifica degli articoli più letti di Google News, e in cima c'è sempre il Grande Fratello. Oppure Fiorello. Neanche il buffone di corte, che pure il GF lo mette in onda nelle sue televisioni, è riuscito a scalzarli da lì.

Mentre a Parigi e nella City londinese tira una pessima aria per certi finanzieri e dirigenti d'industria, qui da noi non si va più in là del solito balletto delle cifre organizzazione/questura delle manifestazioni CGIL. Presto i ricconi mondiali si trasferiranno tutti in Italia: sarà l'unico posto in cui, invece di prenderle, avranno buone possibilità di diventare presidenti del consiglio. Ah, beati noi italiani, nel nostro rassicurante torpore berlusconiano. "Perdete il lavoro? Rimboccatevi le maniche per cercarne un altro, sfaticati. Oppure sposate il figlio/la figlia di qualche borghese di successo."

La crisi NON C'E', ma intanto Nannucci chiude. E' il negozio di dischi più vecchio d'Italia, ed è a Bologna. Non sono bastati tutti i soldi che gli ho lasciato negli anni '90 a salvarlo. E' la fine di un mito. Quando andavo alle superiori, risparmiavo sistematicamente sulla merenda per potermi sputtanare la paghetta da Nannucci, a costo di patire fame. Per non dire delle acrobazie che facevo per andarci senza perdere la corriera, non arrivare a casa tardi e non farmi sgamare da mia madre, che pure vedeva crescere misteriosamente la mia collezione di CD. E in bagno, anzichè con i giornalini porno, mi ci chiudevo con il catalogo di Nannucci a decidere il prossimo acquisto (quante cose si spiegano, eh!)
E' un'altra certezza bolognese che se ne va. Speriamo che Altero, la Piazzola, Beppe Maniglia e Carlo Spongano reggano ancora per un po'.



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Nello stereo: Squarepusher, Big Loada (NON acquistato da Nannucci... ops)

lunedì 2 marzo 2009

5 TRUCCHI PER STRESSARE UN TECNICO INFORMATICO

Ecco uno di quei post che gli informatici apprezzeranno più di altri.
Piccoli utOnti evolvono. Ma in direzioni che non ti aspetteresti: non si accontentano di imparare il computer, inventano mille e più modi di mettere in difficoltà il loro tecnico informatico di riferimento, questi geni del male.
Appartenendo all'insieme "tecnici informatici" da un po' di anni, li ho sgamati, ma siccome se fossi nei loro panni farei uguale, metto in rete questo prontuario a uso e consumo degli utOnti più perfidi e non ancora assurti al rango di utEnti (che a questa malvagità ci arrivano da soli).


Lamentela 1: QUANDO MI COLLEGO ALLA PASSWORD E DIGITO IL MOUSE, MI COMPARE IL CODICE
Come fare: è il caso più semplice. Basta invertire tra loro i pochi termini informatici che conoscete. La parola "codice" è una parola jolly, usatela quando non sapete cosa dire. Il tecnico non potrà dirvi che non avete capito un cazzo e state parlando a vanvera (a meno di perdere il posto di lavoro), e la sua espressione sarà a dir poco esilarante. Trattenetevi dal ridere e reggete la parte.


Lamentela 2: IL COMPUTER SALVA I DOCUMENTI CON LA DATA SBAGLIATA.
Come fare: spostare indietro di un paio di anni la data del PC (doppio click sull'orologio nella barra delle applicazioni), salvare qualche documento di Word o di Excel, ripristinare la data corretta e chiamare l'assistenza tecnica. Mostrare esterefatti i file con la data vecchia ma il contenuto nuovo. Alla richiesta del tecnico "Possiamo fare una prova ora?" simulare un malore, oppure sbottare stizziti "Ah, adesso che ci sei tu funzionerà sicuramente!"


Lamentela 3: LE MAIL CHE MI SPEDISCE TIZIO NON ARRIVANO.
Come fare: molto semplice: attribuire a Tizio - soggetto esistente ma al momento irreperibile - un messaggio che non ha mai inviato, esagerando: "Mi ha spedito il messaggio tre volte e non è mai arrivato, anche mentre eravamo al telefono. Poi ha chiamato il suo tecnico che ha verificato che da loro va tutto bene." Se il vostro tecnico informatico addossa la colpa ad altri farfugliando cose incomprensibili come "server SMTP del mittente" o "server della posta in uscita", zittitelo dicendo che le mail che Tizio manda al resto del mondo arrivano senza problemi.


Lamentela 4: LE MAIL CHE MANDO A TIZIO NON ARRIVANO.
Come fare: leggermente più complicato della lamentela precedente, perchè le mail inviate lasciano traccia nell'apposita cartellina "posta inviata". No problem: trovate un collega compiacente che cancelli le vostre mail appena le riceve. Alla richiesta del tecnico di fare una prova, zittitelo dicendo che le mail che inviate al resto del mondo arrivano senza problemi.


Lamentela 5: QUANDO INSERISCO UNA CHIAVETTA USB IL PC SI SPEGNE.
Come fare: tenere un piede sull'interruttore della multipresa (volgarmente detta "ciabatta") cui è attaccato il PC e schiacciarlo contemporaneamente all'inserimento della penna. Quando il tecnico chiede "posso provare io?" fare lo stesso. Se non è possibile tenere il piede sull'interruttore senza farsi sgamare, stupirsi che il PC rimanga acceso e proferire le solite frasi di rito: "Ecco, quando c'è il dottore i problemi non saltano mai fuori!" oppure "Infatti non lo fa sempre."


Questo è quanto ho imparato finora, ma ogni giorno ce n'è una nuova. Rimanete sintonizzati per altri mirabolanti consigli.




COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Bersani da Gad Lerner dice "Perchè ci si chiede solo adesso dove trovare i soldi?"

sabato 14 febbraio 2009

COSA PRETENDI DA UN PAESE CHE HA LA FORMA DI UNA SCARPA?











"Nella Penisola fiorita camorra, mafia, malavita
è il paese dei gran dritti solo i furbi hanno diritti
preti che san troppo bene come usar la religione
e cantautori sempre pronti a fregarti coi tramonti
poi bigotti e moralisti falsi esperti, incapaci poco onesti.
Cosa pretendi da un paese che ha la forma di una scarpa?
Cosa pretendi da un paese che ha la forma di una scarpa?
"


Skiantos, Paese Scarpa





Uno non fa in tempo a rallegrarsi per il ritorno della campagna pubblicitaria atea di cui si parlava nello scorso post, che subito succede qualcosa che ti fa sembrare la censura una bazzecola. Che tristezza infinita il modo in cui è stata strumentalizzata la fine di Eluana Englaro. Che vergogna. Se lo psiconano è il paladino dell'italianità bigotta, opportunista, populista, incurante delle regole e dei diritti, mi vergogno di essere italiano (l'ho già detto altre volte? Quanto deve durare ancora questa vergogna?). Berlusconi mi fa cagare, ma mi fa cagare anche questa sinistra che non è in grado di prendere una decisione univoca, coerente e unitaria ma lascia "libertà di coscienza". Uno cerca di violentare la costituzione, di sopraffare un potere (quello giudiziario) con un altro (quello legislativo) creando un precedente per risolvere così tanti altri casi ad personam, e loro lasciano libertà di coscienza. Se avete idee diverse, STATE IN PARTITI DIVERSI, per cortesia.


La campagna atea sugli "ateobus" si fa, ma lo slogan è cambiato, è diventato un bel po' meno incisivo: era "La cattiva notizia è che Dio non esiste. La buona è che non ne hai bisogno."; è diventato: "La buona notizia è che in Italia ci sono milioni di atei. Quella ottima è che credono nella libertà di espressione." Bah, rispetto alle entrate a gamba tesa della Chiesa su qualsiasi tema del dibattito politico italiano, è fin troppo blanda. Comunque, se l'alternativa è niente...
Non potevano mettere, che so: "La buona notizia è che Dio non esiste. La cattiva è che il Vaticano, invece, c'è e non si fa mai i ca**i propri.", oppure "Dio non esiste, il Papa si. Non preferiresti il contrario?"
 
Affido al Secondo Maestro di "El topo" di Jodorowsky un pensiero sul mio San Valentino:
"Tu spari per trovarti, io lo faccio per sparire. La perfezione è perdersi, e per perdersi bisogna amare. Tu non ami. Tu distruggi, uccidi e nessuno ti ama. Perchè quando credi di dare, in realtà stai prendendo."


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Ho Lulù accoccolata in grembo.


STASERA: Skiantos all'Estragon, presentazione del nuovo album "Dio ci deve delle spiegazioni". Imperdibili.

mercoledì 21 gennaio 2009

MI PAREVA STRANO

Dunque è giusto celebrare tutti gli anni in gran pompa, volenti o nolenti, la nascita e la morte di un uomo vissuto duemila anni fa, invece di tanti altri sacrifici ben più utili per l'umanità che si sono succeduti nel corso dei secoli e che meriterebbero di essere ricordati.
E' giusto venire svegliati dalle campane la domenica mattina, appendere crocefissi in classe e nei seggi elettorali, subire il battesimo appena nati invece di sceglierlo liberamente da adulti, parificare le scuole private cattoliche a quelle pubbliche quanto a sovvenzioni.


E' giusto dire che Dio c'è e sbagliato dire che non c'è.


Alla notizia degli autobus genovesi con la pubblicità dell'ateismo pagata dall'UAAR, avevo esultato. "Allora non viviamo proprio in un paese di m***a" ho pensato, "S'intravede ancora qualche barlume di democrazia, non è vero che in Italia comanda il Papa."
Non avevo fatto i conti con i paladini della morale, che nel 2009 sono le agenzie di pubblicità. La IGP Decaux cassa le scritte atee sugli autobus, censura i manifesti di Luttazzi a Bologna. Per non essere da meno della TV, dà il suo contributo al pensiero unico.


Dunque SI alle lobotomizzazioni da Grande Fratello, NO alla pluralità di idee.
Andiamo pure avanti così.


P.S.: Si tratta di capire se quella sui bus è pubblicità ingannevole. Mi associo alla rassicurazione velatamente ironica data dagli umanisti britannici: "se l'autorità di controllo della pubblicità dovesse aprire un'inchiesta sull'esistenza di Dio, noi siamo disposti a collaborare."


 


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Sul piatto: The Alan Parsons Project, Eye in the sky

domenica 11 gennaio 2009

NON OCCORRE STROFINARE










"Se quel Re lì dovesse svegliarsi," aggiunse Tweedledum "tu ti spegneresti - puff! - proprio come una candela!"

"Non è vero!" esclamò Alice indignata. "E poi, se io sono solo un qualcosa nel suo sogno, mi piacerebbe sapere cosa siete voi!".

"Idem" disse Tweedledum."

"Idem, idem!" esclamò Tweedledee.

[...]

"Io sono vera!" disse Alice, e si mise a piangere.

"Non diventerai neanche un pochino più vera piangendo" osservò Tweedledee. "Non c'è niente da piangere".

"Se non fossi vera" disse Alice, ridendo un poco tra le lacrime, perchè tutto le pareva così ridicolo "non sarei in grado di piangere".

"Non crederai mica che quelle siano lacrime vere?" la interruppe Tweedledum con un tono di profondo disprezzo.

Lewis Carroll, Attraverso lo specchio



 

 
Mi vergogno un po' di una certa propensione - assolutamente antifilosofica - a cercare scorciatoie. Ogni tanto mi metto alla ricerca di un comodo programma che crei musica elettronica automaticamente, di uno che scriva per me questi post, di cibi confezionati in cui basti sollevare una linguetta per metterli in tavola o al massimo nel microonde per qualche minuto.

Un po' come quegli spray anticalcare per il box doccia di cui sono fedele acquirente, che fanno tutto da soli e occorre solo risciacquare.



Per cercare di contrastare questa oscura tendenza, ho comperato un sintetizzatore in scatola di montaggio, tanto per partire proprio dalle basi. Si tratta del Gakken SX-150, un gadget giapponese che viene venduto come allegato alla rivista "Otona no Kagaku" (che vuol dire qualcosa come "Scienza per adulti"). L'ho ordinato via eBay direttamente dal Giappone. Non vi dico che soddisfazione quando sono riuscito a fargli emettere un suono. Non permette un gran livello di controllo, ma spero di trovargli qualche impiego pratico.

 

 


Nel frattempo, Afef e Cannavaro - gente che di scorciatoie se ne intende - dicono che Gomorra, il film di Garrone tratto dal romanzo di Saviano, sarà pure candidato all'Oscar ma porta una brutta immagine dell'Italia nel mondo.

Sono VIP al passo con i tempi, allineati al Silvio Berlusconi che disse "Mi hanno colpito in ciò che ho di più caro: la mia immagine". Ci si chiede perchè questa gente - che è molto fortunata - non si limiti a fare quello che sa fare, rispettivamente la mantenuta e correre dietro a un pallone, invece di parlare a vanvera.

 

Cosa c'entra la citazione di Carroll (tratta in realtà da "L'io della mente" di Dennett e Hofstadter)? Con questo post nulla, a parte forse la consolazione di vivere nel sogno di qualcuno.

Aggiungo solo che ieri sera mi ha un po' amareggiato la risposta di Margherita Hack alla domanda di Fabio Fazio su fisica e metafisica, che è stata del tipo "Nessun nesso tra le due, noi ci basiamo solo su dati sperimentali certi". Certi per la visione meccanicistica del mondo, che raramente ricorda che l'osservatore, ovvero l'uomo, fa parte del sistema e lo modifica per il semplice fatto di osservarlo.

 

L'universo ha 12 miliardi di anni e forse è infinito. Allora perchè io ho la sensazione di guardare dentro una scatola? Sarà perchè viaggio poco... in senso fisico, s'intende.




COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:

Nello stereo: Cassius, 15 Again