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Flatlandia è un romanzo breve del reverendo Edwin A. Abbott, pubblicato nel 1882 a Londra. E' la storia di un quadrato e della società bidimensionale in cui vive, fatta di esagoni, cerchi e linee rette. Tutto bene finchè un giorno nella vita del quadrato (che si può ben definire piatta) irrompe una sfera, che si presenta sul piano come un cerchio che si allarga e si restringe. Il quadrato apprende allora l'esistenza di una terza dimensione, partecipa a un viaggio meraviglioso assieme alla sfera, ma quando tenta di raccontare questa esperienza ai suoi conterranei, viene preso per pazzo.
Quella di Abbott è una delle prime riflessioni sulla quarta dimensione, la questione che pone è: se uno spazio a quattro dimensioni è matematicamente possibile, è accessibile anche alla nostra intuizione, ai nostri sensi?
Cosa succede mentre scrivo questo post:
Il mio ospite reclama in inglese. "Me how? Me how?". Non so ancora rispondere.