mercoledì 31 dicembre 2008

CHE NOIA

Soffocherai tra gli stilisti
Imprecherai tra i progressisti
Maledirai la Fininvest
Maledirai i credit cards
CCCP, Maciste Contro Tutti


Che noia le categorie.


[sviluppare il concetto]


 


 

sabato 13 dicembre 2008

UNA FORTE EMPATIA

"Mi vogliono bene i miei gatti? Difficile dirlo. Ti arrivano di un balzo sul petto e ci si insediano come la sfinge, per l'eternità."
Giorgio Bocca


 


Una forte empatia mi lega ai miei gatti.
La scorsa domenica sera pioveva a dirotto e i due vagabondi erano fuori, dopo aver passato tutto il giorno in casa a sonnecchiare. Ero anche un po' preoccupato, quando Pancho si è presentato alla finestra e come suo solito ha chiesto di entrare. L'ho preso dentro, asciugato con lo Scottex e liberato. Era irrequieto, faceva uno strano miagolio, quasi un pianto. Girava per casa senza pace, cercava qualcosa negli angoli nascosti, raspava contro la porta chiusa dello sgabuzzino.
Poi ha fatto una cosa che non aveva mai fatto prima, infrangendo un tabù della nostra società a tre.
Pancho e Lulù, nel tempo, si sono spartiti gli spazi di casa a cui hanno accesso: a Pancho la metà sinistra del lettone, a Lulù la destra; a Pancho il divano, a Lulù la sedia da ufficio; a Pancho la cassettina bianca della lettiera, a Lulù quella arancione. Tra i due c'è un tacito rispetto, una specie di barriera invisibile (olfattiva?) che impedisce loro di violare questi spazi.
Ecco perchè il comportamento di Pancho a questo punto mi è sembrato strano: ha annusato la sedia di Lulù, ci è saltato sopra e vi si è accoccolato, aggrappandosi alla seduta con le zampe davanti come per abbracciarla. Ha appoggiato sconsolato la testa sul cuscino ed è rimasto lì a fissarmi, triste.
Allora ho dovuto ammettere a me stesso quello che già sentivo dentro in quella brutta sera d'autunno. Là fuori doveva essere successo qualcosa a Lulù, qualcosa di orrendo e definitivo. "La pioggia" - ho pensato - "la pioggia e il vento me l'hanno portata via".
Me ne stavo così, assorto in questi pensieri, fissando il triste Pancho che si teneva al cuscino preferito di sua madre, pronto a sciogliermi in lacrime, quando l'ospite inatteso è comparso alla finestra.
"Miao"
Era Lulù, inzuppata fradicia ma come sempre in gran forma. L'ho presa dentro, le ho dato un'asciugata con lo Scottex e per la gioia ho lasciato che mi masticasse un dito dal disappunto.
Alla faccia dell'empatia. Quella gatta è l'incarnazione del cinismo, dell'ironia, della disillusione che ormai permeano la mia vita. Niente grandi passioni, niente drammi, solo finte. Anzi, neanche quelle.


Malgrado tutto, insisto sulla forte empatia che mi lega ai miei gatti. Però qualche notte fa (anzi, mattina: erano le 5) ho preso in casa Lulù come sempre fradicia e mentre l'asciugavo si è accanita con denti e unghie contro la mia mano sinistra. Ora, non pretendo di essere trattato da loro pari, ma almeno di non prenderle quando cerco di evitare loro un raffreddore. Le ho dato due scappellotti e si è calmata.


Una forte, direi magica empatia. Stamattina mi hanno fatto trovare la carcassa di una colomba davanti alla finestra. Piume ovunque, vetri schizzati di sangue. Sono certo che è stata opera di Lulù, è lei l'esperta nella caccia ai volatili. Diciamo che se l'aviaria fosse un rischio effettivo, qui saremmo già morti tutti. Dovrei essere onorato del regalo, immagino: portarmi la selvaggina potrebbe essere il suo modo di fare pace. In fondo la colomba è un segno di pace anche per gli uomini... quando non è ridotta a brandelli. Eppure, conoscendola, il messaggio che mi arriva è piuttosto "Occhio caro, il prossimo potresti essere tu".
Non mi mette una testa di cavallo nel letto perchè non abbiamo maneggi nelle vicinanze, altrimenti mi aspetterei anche questo.



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
La mia mafiosissima gatta mi dorme in grembo.

lunedì 8 dicembre 2008

FUORI CONTROLLO

Un motto si aggira per l'occidente internettizzato: "Che il mondo intero sappia chi sei, chi conosci e quello che pensi." Perchè tu non possa pensare nulla di diverso da ciò che vuole il mondo.

Non imbavaglieranno Internet come le recenti dichiarazioni del Berlusca lasciano intendere, perchè gli internauti ci stanno pensando da soli, grazie a certi social network basati sugli scambi di amicizia. Luoghi che portano a cercare l'integrazione per non sfigurare, dove al massimo della libertà di espressione potenziale corrisponde il massimo dell'autocontrollo.
Naturalmente penso a FederalBureau... ops, volevo dire FaceBook, è che le iniziali sono le stesse e mi confondo sempre. Penso a FaceBook, il trionfo del voyeurismo da tastiera, la più recente espressione della jeune fille.


Si impone una scelta tra apocalittici e integrati: questa volta mi schiero con i primi. Perchè mi viene in mente l' F.B.I.? Immagino uno scenario in cui un iscritto a F.B. abbia un problema di qualche genere con la giustizia: ecco pronto e a disposizione di tutti un bello schedario con l'elenco dei suoi amici, con tanto di foto e tutto quello che si sono detti di recente tramite quel canale. Il tutto predisposto spontaneamente dal soggetto in questione.


A cosa servono le catene di e-mail (Hoax) che promettono guadagni facili, chiedono interventi inverosimili per salvare vite e altre bufale simili? A misurare quanti creduloni ci sono in giro.
A cosa serve FaceBook? A capire quanta gente è disposta a rinunciare alla propria privacy pur di salire sul carro dell'ultima moda.


Mi smarco perchè con il blog è diverso, non sono costretto a dimostrare quanti lettori ho, scrivo quello che penso e se qualcuno vuole lo commenta, sennò resta uno sfogo privato.


Insomma, eviterò F-B-senza-I, mi siederò sul greto del fiume e aspetterò che passi il suo cadavere come è già successo con Second Life, in cui pure qualche motivo di interesse l'avevo individuato. Nella speranza che prima o poi il reale irrompa da queste parti.


Non snobbo a priori i social network, ad alcuni riconosco qualche utilità: mi bastano tre o quattro profili su MySpace, uno per ogni progetto musicale in cui sono coinvolto. Se c'è chi dice "Se non altro su FaceBook ho rimediato una trombata", io al massimo posso dire di aver rimediato qualche data per suonare in giro grazie a MySpace. Mi accontento e salvo anche Anobii, che tuttalpiù crea una competizione sana tra lettori di libri. Entrambi prevedono l'uso di nickname.



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Nello stereo: Mr. Oizo, Lambs Anger