domenica 22 luglio 2007

THE ACCOUNT GARDENER

Quando ho scritto il penultimo post non sapevo ancora del portale aNobii, di cui mi ha parlato Jadel per la prima volta due giorni fa. Si tratta di un sito per bibliofili in cui si segnalano i libri letti o in corso di lettura, gli si assegna un punteggio e si può anche scrivere una recensione. Si può vedere quanti utenti hanno letto il libro, come lo hanno giudicato, spulciare le librerie altrui, trovare altri utenti con gusti simili ai propri nelle cui pagine scegliere la prossima lettura. Oppure affidarsi ai consigli del sistema, che azzarda la rubrica "Libri che potrebbero piacerti" in base a quelli che hai già inserito.
Una meraviglia, ma pur sempre un nuovo account da coltivare.


Potevo esimermi dall'iscrivermi? No. Questa è la mia pagina.


COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
Nello stereo: Daft Punk, Robot Rock

domenica 15 luglio 2007

W INTERNET

Al bando qualsiasi buon proposito di scrivere di più sul blog. Ormai il post è diventato un appuntamento mensile, ahimè. Una volta c'erano solo l'e-mail e il blog, tutt'al più qualche sistema di messaggistica tipo Skype o MSN.

Alle mode internettistiche non ci si sta più dietro: hai aperto un blog? sei già obsoleto, adesso va il microblog. In effetti forse riuscirei ad aggiornare più spesso un microblog che non il blog. E su MySpace ci sei con il tuo gruppo? Claro que si, non con uno solo ma con almeno mezza dozzina di gruppi. Ma anche quello è già preistoria, ora la musica si fa su Second Life.
Quanti nickname? Uno per ogni sistema. Le password poi non si contano.

E' partita la CMB House Of Music su Second Life, l'inaugurazione con prove virtuali dei TmSky è andata benone, buona risposta di pubblico e risonanza sulla stampa locale. Ripeteremo presto altre prove o concerti.
La Controfesta è andata abbastanza bene, a parte mille problemi con i quadri elettrici. L'esibizione dei Floyd Machine è stata spettacolare. Ecco un racconto della giornata, al netto degli ingastrimenti vari:


Controfesta"Il 7 luglio è una giornata calda e magica. Il caldo è assicurato dal bel tempo, che non ha dato il minimo segno di cedimento per tutto il giorno. La magia è quella dei numeri, per chi interpreta il 7/7/'07 come una data speciale. Di certo è speciale per noi, per questa Controfesta a Castel San Pietro Terme, la prima in otto anni interamente dedicata a un grande artista e alla sua creatura. Syd Barrett è scomparso esattamente un anno fa, i suoi compagni di viaggio e tanti altri che hanno subito l'influenza del suo genio gli hanno già reso omaggio in una grande kermesse londinese. Nel nostro piccolo vogliamo fare lo stesso.
La serata (doveva essere il tardo pomeriggio, ma è meglio così: alle 20 fa un po' meno caldo) si apre con i giovanissimi Ellephant, e le emozioni non tardano ad arrivare: alcuni brani degli album a cavallo tra i '60 e i '70 sono riproposti fedelmente. Anche i C.A.D. Maps, assieme al cantautore Adriano Modica, omaggiano Syd e i primi Pink Floyd, oltre a presentare alcuni brani propri.

Al sedicente "figlio dei Pink Floyd", alias Dario Antonetti, bastano una chitarra acustica, un amico percussionista e la solita ironia per catturare l'attenzione di tutti, compresi gli altri musicisti. Intreccia storie di omini vegetali, delusioni amorose e biciclette psichedeliche con tanto di effetto anatre sul finale. I Mariposa stravolgono i brani di Barrett in un caleidoscopio sonoro tra il serio e il faceto, con strumenti giocattolo e giochi di parole. Da veri professionisti, approfittano persino di un intoppo tecnico per esibirsi in un virtuosismo vocale, una versione a cappella approntata in quattro e quattr'otto per il pubblico in adorazione.


Alle 22:30 è il momento dei Floyd Machine e del loro curatissimo set, con luci e proiezioni che riproducono in scala ridotta (ma neanche tanto) i magniloquenti show degli originali. L'apertura è quasi ovvia: Speak to Me, Breathe, On The Run, Time... Poi una virata: non è tutto Dark Side, almeno non di filato. Altri brani si interpongono, li ricordo in ordine sparso: tanti da The Wall, le tre parti di Another Brick, Young Lust, persino Empty Spaces con i fiori che fanno l'amore sullo schermo circolare prima di divorarsi a vicenda, seguita dall' "inedita" What Shall We Do Now?, con musica e video sempre perfettamente sincronizzati. La voce su The Great Gig In The Sky fa accapponare la pelle, il sax è impeccabile e virtuoso su Money e Us And Them.


Un lungo intermezzo musicale prelude a Goodbye Cruel World, finale sussurrato della prima parte del concerto. L'ultimo mattone nel muro è messo con tanta precisione che qualcuno teme sia mancata di colpo la corrente. E invece è la dimostrazione del grande rigore con cui i Floyd Machine ricreano le atmosfere floydiane.


L'omaggio a Syd è commovente fino alle lacrime, quando il suo volto riempie lo schermo sulle note di Crazy Diamond. La luce è ancora accesa negli occhi, prima che diventassero "come buchi neri nel cielo". Poi ancora una stupefacente e personalissima versione di Atom Earth Mother, le scelte insolite di Fat Old Sun e The Gunner's Dream (che neanche gli originali hanno l'ardire di suonare più), l'incedere minaccioso di One Of These Days, l'immancabile Wish You Were Here.


Cluster One e High Hopes a chiusura del concerto non saziano ancora, il bis è richiesto a gran voce e concesso, anche se è già l'una. Sembra che le autorità ci abbiano graziato, così riparte un campione ben riconoscibile: voci che tra angoscia e apatia domandano "Is there anybody out there?". Eccome se ci siamo: tutto il parco Casatorre si fa sentire, ed è Comfortably Numb.


Ora si che ogni cosa è al suo posto."



COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
In Second Life faccio camping alla Money Island