I radio/tele giornali mi danno sempre spunti interessanti. E' successo con "i manifestanti hanno proseguito nonostante i ripetuti inviti della polizia a desistere" (o "ad esistere"?), ora di nuovo con "nessun militare italiano è in pericolo di vita". Certo: ormai è troppo tardi. I più giovani di loro non lo sono più da una ventina d'anni.
Si dice indifferentemente "in pericolo di vita" o "in pericolo di morte" per dire che qualcuno rischia di rimanerci secco. Invece c'è una bella differenza! Dividerei bene i due casi: mi* figli* è in pericolo di vita, anche se con me può stare piuttosto tranquill*. I militari italiani in Afghanistan, invece, al massimo sono in pericolo di morte.
COSA SUCCEDE MENTRE SCRIVO QUESTO POST:
A Santa Margherita Ligure lo psiconano dice: "Veline, Noemi, Mills e voli di Stato: dietro c'è un progetto eversivo". Vero: il suo. Quello di trasformare la politica in uno show appena degno di una tv (commerciale). La politica del cucù, appunto.
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