lunedì 19 dicembre 2005

Qui c'è l'mp3 della presentazione di Milano di "Spauracchi" e "La Potenza di Eymerich" con i KZ. Occhio perchè sono 50 MB di file per un'ora e mezza di chiacchierata.

Preferisco evitare di scrivere per esteso il nome dei KZ perchè il KZ è quella tecnica di "miglioramento continuo della produzione" che tanto affascina certi manager rampanti. Trascrivo da questo sito:
"Il termine KZ si riferisce all’individuazione ed eliminazione degli sprechi nel processo di produzione e da questa definizione è definito il percorso dei dirigenti e dei dipendenti nello sviluppare le capacità e le “doti caratteriali” (la K speciale del karattere) necessarie al perseguimento del miglioramento continuo. Migliorare per sopravvivere. O sei kaizener o sei kaputt."

Anche su questo articolo de "La Rivista Del Manifesto" c'è qualche riferimento al KZ:
"il trapianto in occidente del just in time e del kz, non soltanto nell'industria ma un po' dovunque, resiste alla crisi del modello giapponese. Agli apologeti cantori della fine della scissione di ideazione e esecuzione, gran parte dei critici hanno saputo opporre soltanto la tesi secondo cui nulla sarebbe cambiato nella tendenza capitalistica alla progressiva dequalificazione del lavoro: l'unica rottura drammatica della nuova organizzazione del lavoro consisterebbe nella ormai avvenuta conquista dell' 'anima' dei lavoratori."

Ora, rabbrividisco al solo pensiero che nei link pubblicitari qui a fianco possa comparire la pubblicità del KaiZen Institute (...ops) o qualcosa di simile.
Naturalmente il collettivo di scrittori non ha nulla a che vedere con queste tecniche di repressione.

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