mercoledì 11 gennaio 2006

SEGNI DI QUALCOS'ALTRO

Severino e OdifreddiStasera non riesco a concentrarmi per scrivere qualcosa, c'è uno qui fuori che bussa di continuo. E grida.
"Il senso! Qual è il senso?"
Uff, non lo so il senso. "Non lo so il senso, se ne vada! Lo chieda a Severino. O a Odifreddi, se preferisce, ma mi lasci in pace!"

Dopo aver scritto il post scorso, ho deciso di non dare alcun nome al mio ospite. Intanto perchè tra di loro i gatti non si danno nomi. Poi per non sminuirne il ruolo. Il mio ospite sarà - finchè vorrà esserlo - "Il mio ospite".

Un po' tardi ho scoperto che Odifreddi e Severino l'anno scorso hanno battibeccato dalle pagine del Corriere della Sera e di Repubblica. Un bell'esempio di scontro tra analitici e continentali.

E poi "il mio ospite" può significare sia che sono io ad accoglierlo in casa mia, sia che è lui ad accogliere me.

Cosa succede mentre scrivo questo post:
Il mio ospite: dorme sull'asse da stiro.

Nessun commento:

Posta un commento