martedì 11 gennaio 2011

METTETE DEI (MIRA)FIORI NEI VOSTRI CANNONI


Siamo arrivati a un tal grado di imbecillità da considerare il lavoro non solo come onorevole, ma persino come sacro, mentre non è che una triste necessità.

Remy de Gourmont, Pensieri inediti




M: Cosa volete da me? Prendetevi tutto, pigliatevi i miei quattrocentocinquantamila euro di stipendio, le mie stock option, i miei tre passaporti, prendete quello che vi pare ma non fatemi del male, vi prego! Non fatemi del male.

O: Vogliamo solo lavorare.

M: Eh?

O: LA-VO-RA-RE

M: Quindi niente riscatto, niente orecchio spedito a casa, niente ghigliottina...

O: Ci mancherebbe altro, vogliamo lavorare!

M: [E io chissà cosa pens...] Eeeehhh non so mica, bisogna vedere. Forse c'è qualcosa in Bangladesh...

O: Vogliamo un lavoro QUI!

M: Ok, ok, calma. Credete che sia facile? Una cosina ci sarebbe... Però dovreste rinunciare alla rappresentanza sindacale.

O: No problem.

M: E ad ammalarvi prima delle festività.

O: Si fa.

M: Dovreste fare il triplo di straordinari obbligatori.

O: Embè?

M: Allora diciamo anche... Lavorare sei giorni alla settimana con turni di 10 ore ciascuno.

O: Ce la possiamo fare.

M: Solo mezz'ora di pausa sulle otto ore.

O: Che vuoi che sia?

M: Wow, affare fatto. Da oggi lavorate per me.

O: EVVAI! Peppe, stappa la boccia di spumante dell'Ipercoop che festeggiamo!!
E accendi la TV, che sta per iniziare il Grande Fratello.

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