giovedì 15 settembre 2011

GRAZIE FRIEDRICH

Noi che ricerchiamo la conoscenza ci siamo sconosciuti, noi stessi ignoti a noi stessi, e la cosa ha le sue buone ragioni. Noi non ci siamo mai cercati, e come avremmo mai potuto, un bel giorno, "trovarci"? Si è detto e a ragione: «Dove è il vostro tesoro, è anche il vostro cuore», il "nostro" tesoro si trova dove sono gli alveari della nostra conoscenza. E per questo siamo sempre in movimento, come veri e propri animali alati e raccoglitori di miele dello spirito, preoccupati in realtà solo e unicamente di una cosa: di «portare a casa» qualcosa. Di fronte alla vita, poi, e a quello che concerne le cosiddette «esperienze», chi di noi mai ha anche solo la serietà necessaria? O il tempo necessario? Di queste cose, temo, non ci siamo mai veramente «occupati», infatti il nostro cuore è altrove, e anche le nostre orecchie!

[...]

Infatti necessariamente rimaniamo estranei a noi stessi, non ci capiamo, "dobbiamo" scambiarci per altri, per noi vale per l'eternità la frase «ognuno è per se stesso la cosa più lontana»...

F. Nietzsche, Prefazione a Genealogia della Morale

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